Rifugio Vittorio Emanuele - 2.735 mt.
Dopo aver lasciato l'auto nell'ampio parcheggio in Loc. Breuil, a monte della frazione Pont di Valsavarenche, si attraversa il torrente e ci si dirige verso sud, in direzione della montagne che chiudono la testata della valle. L'ampia strada sterrata costruita sull'argine del torrente è oltremodo invitante ed ha sostituito nell'uso la strada reale di caccia che sale parallela a poche decine di metri di distanza.
Dopo aver attraversato un suggestivo bosco di larici si passa il ponte in legno su di un affluente del torrente Savara. Da qui vi sono due possibilità: o si procede sulla strada reale di caccia che con pendenza modestissima e numerosi tornanti conduce al Rifugio in circa due ore e mezza, scelta consigliata per chi è alle prime escursioni in alta montagna, oppure subito dopo il ponte si imbocca sulla sinistra la prima delle numerose scorciatoie che abbreviano il tragitto di circa mezz'ora.
Proprio ai piedi del rifugio il Ciarforon e la Becca di Monciair si specchiano nelle acque freddissime del piccolo laghetto alpino.
Curiosità
Nel 1931 l'Abbé Henry ed il Signor Dayné condussero sulla vetta del Gran Paradiso l'asino Cagliostro.
Dopo aver attraversato un suggestivo bosco di larici si passa il ponte in legno su di un affluente del torrente Savara. Da qui vi sono due possibilità: o si procede sulla strada reale di caccia che con pendenza modestissima e numerosi tornanti conduce al Rifugio in circa due ore e mezza, scelta consigliata per chi è alle prime escursioni in alta montagna, oppure subito dopo il ponte si imbocca sulla sinistra la prima delle numerose scorciatoie che abbreviano il tragitto di circa mezz'ora.
Proprio ai piedi del rifugio il Ciarforon e la Becca di Monciair si specchiano nelle acque freddissime del piccolo laghetto alpino.
Curiosità
Nel 1931 l'Abbé Henry ed il Signor Dayné condussero sulla vetta del Gran Paradiso l'asino Cagliostro.